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SANTA MARIA INIZIATA

SANTA MARIA INIZIATA


La chiesa di S. Maria Inziata per la sua posizione periferica sembra riconducibile all'usanza medioevale di non accogliere direttamente i forestieri per evitare contagi e malattie.
Nel dialetto locale, la chiesa prende nome dalla Madonna in stato interessante "insci", raffigurata nell'immagine madre della chiesetta stessa; nel 1597 si parla però di una nicchia dedicata a S. Maria della Neve e sotto questo titolo si celebra attualmente la sua festa liturgica. I più antichi documenti fanno pensare all'esistenza della chiesa già dalla fine del XV sec., mentre nel 1509 è testimoniato ampiamente l'esistenza della scuola " della Beata Vergine de Scieate o Scihate".
Altra ipotesi oggetto di studio fa risalire la chiesetta ad epoca molto più antica, collocandola nell'ambito del movimento degli Umiliati, che ebbe in Cislago un cospicuo insediamento.
Nella seconda metà del secolo XVI la chiesa viene abbellita con lavori di rinnovamento architettonico e con affreschi.
Vissuta a lungo come chiesa di campagna Santa Maria viene ripristinata nel XVIII sec., quando l'immagine miracolosa venne asportata dalla nicchia originaria e collocata sull'altare maggiore, non felicemente, in quanto nasconde l'affresco della nascita di Maria sul fondo.
L'altare su cui poggia presenta ai lati del tabernacolo, su due piani, dodici quadretti dei misteri cristiani con figure in rilievo.
Gli affreschi sono così distribuiti: nel muro, a sinistra di chi entra, scene della vita di Gesù e di Maria , nonché due grandi figure di S. Rocco e di S. Benedetto, parzialmente coperti dalla tinteggiatura generale dei muri, che nascondono gli affreschi.
Nelle nicchie poste nei muri longitudinali vi sono cinque affreschi attribuiti a GianGiacomo Lampugnani.
Iniziando a destra dell'altare: Madonna della Neve, San Sebastiano, San Rocco, un frate ed un vescovo; nello sfondo due donatori della chiesa, espongono al Papa accompagnato da un cardinale il loro progetto (sul terreno è disegnato il perimetro che essa occuperà). Segue nicchia con Madonna in trono che allatta il bambino. Le due Madonne sedute con Bambino, sulla parete della controfacciata, sono pure attribuibili al Lampugnani, ma sono assai ritoccate.
Nella parete sinistra Madonna del Rosario del 1575, sovrapposta a un sottostante affresco: la Vergine sotto il suo mantello, retto da due domenicani, accoglie papi, vescovi, monarchi e nobili, protagonisti della lotta contro i mussulmani a Lepanto.
Nel presbiterio si presenta un ciclo in tre sequenze: a sinistra la visita a Santa Elisabetta, al centro la nascita di Maria, e a destra la fondazione di Santa Maria Maggiore in Roma ( S. Maria della Neve). Databile 1615.