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L'ORATORIO DI S. MARIA DELL'AIUTO

L'ORATORIO DI S. MARIA DELL'AIUTO


Il piccolo oratorio di S.Maria dell'Aiuto è stato restaurato di recente, dopo l'intervento conservativo è possibile vedere al meglio la delicata decorazione settecentesca delle quadrature e apprezzare nella sua interezza il grande affresco della pala d'altare.
Il piccolo edificio è collocato all'incrocio delle vie Castelfidardo e Garibaldi, in un isolato che un tempo fungeva da foresteria del castello.
Sul lato esterno, a sinistra si vede, murata in alto, una lapide che ricorda come nel 1680 lì fosse costruito un ponte che attraversava il greto del torrente Bozzente.

L'oratorio è stato costruito verosimilmente verso la metà del XVIII secolo, in epoca successiva sono state chiuse le aperture laterali, come si può ancora vedere sul lato di sinistra dove il muro di tamponamento è ancora segnato dal profilo dell'arco. La facciata si presenta con un prospetto segnato da due lesene coronate da un profilo sinuoso della cimasa sopra la quale sono collocati tre pinnacoli in pietra che accentuano lo slancio verticale dell'edificio. Un altro particolare interessante è rappresentato dai due stemmi in pietra applicati sotto i capitelli delle lesene, uno a destra e uno a sinistra, quest'ultimo appartiene alla famiglia dei Visconti di Modrone, mentre l'altro non è stato ancora identificato.
La presenza dello stemma induce a pensare che sia stata quella nobile famiglia a promuovere la costruzione dell'oratorio, in verità i Visconti di Modrone possedevano delle proprietà e degli immobili a Cislago come si desume dalle mappe catastali del '700.
L'edicola è dedicata alla Madonna dell'Aiuto che è dipinta sull'affresco dell'altare; ai piedi della Vergine sono raffigurati, da destra S. Sebastiano e S. Rocco, protettori contro la peste, mentre il santo in piedi a sinistra è S. Giovanni Nepumeceno, protettore contro gli annegamenti nei fiumi, questo dato era giustificato un tempo dalla vicinanza del corso d'acqua , il quale anche se non particolarmente impetuoso, periodicamente straripava allagando il centro abitato.
Sulla parete di sinistra è raffigurata una Natività, opera datata, secondo i restauratori, nei primi decenni dell'ottocento.
In alto, entro una cornice a stucco è raffigurato il Padre Eterno benedicente alla presenza della colomba dello Spirito Santo.
Non è possibile, allo stato attuale delle ricerche, identificare la mano dell'artista che ha eseguito la decorazione, anche se bisognerebbe cercare tra le personalità di una certa levatura della metà del XVIII secolo, in particolare per l'affresco dell'altare che rivela una discreta padronanza del disegno e un sapiente uso del colore.